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Perché puntare sul Marketing Emozionale?
“La differenza sostanziale tra emozione e ragione è che l’emozione porta all’azione, la ragione a trarre conclusioni” - Donald Calne
Quando si parla di Emotional Marketing si fa riferimento a una vera e propria strategia di marketing e di comunicazione fondata sui processi emotivi. Quindi, a differenza di altre strategie più connesse alla razionalità e ai relativi bias cognitivi, ci si affida, totalmente, alle emozioni. Queste, appunto, giocano un ruolo fondamentale nella fase d’acquisto, riuscendo ad abbattere qualsiasi resistenza psicologica dei potenziali clienti.
Con il Marketing Emozionale si catapulta il cliente in un’esperienza memorabile così da coinvolgerlo, intrattenerlo ed emozionarlo, offrendogli un’esperienza da ricordare, anticipando i suoi bisogni e desideri inconsci.
È necessario puntare sul Marketing Emozionale in quanto, essendo il sistema emotivo delle persone automatico, attivo e inconscio, a scatto rapido e veloce, sempre pronto a recepire e agire e spesso difficilmente controllabile, questo le spinge a prendere decisioni rapidamente e quasi sempre determina le scelte di acquisto.Perché basare le proprie strategie sul Marketing Emozionale?
Diversi studi, condotti sia su campioni di mercato B2C che B2B, hanno dimostrato che l’attività della mente umana e le scelte di acquisto di prodotti e servizi si basano solo per il 5% su meccanismi consci e razionali e per il 95% su meccanismi inconsci ed emozionali. Questo spinge sempre più marketer ad adottare la leva dell’Emotional Marketing, lavorando sia su quegli stimoli e su quelle emozioni che inducono il consumatore all’acquisto, sia sull’uso della comunicazione sensoriale, ovvero quel tipo di comunicazione che si basa sulla sollecitazione dei cinque sensi e che è in grado quindi di estendere i propri contenuti e le proprie capacità espressive, oltre lo “scritto” ed il “parlato”.
Le emozioni, dunque, spronano i potenziali clienti a decidere e ad agire. Per far ciò bisogna lavorare sui cosiddetti inneschi emotivi come, ad esempio: la fiducia, il bisogno di appartenenza, l’immediata gratificazione, la paura, etc. L’obiettivo è riuscire a sfiorare i sentimenti del potenziale cliente e ad associare il brand a ricordi e sensazioni specifiche. Poi, con il ripetersi di queste emozioni viene a formarsi una sorta di “legame” tra il Brand e il Cliente.
Quindi, il tutto è creare un’esperienza che sia memorabile per il cliente. Come poter fare ciò?
Esistono, secondo esperti di Marketing, almeno cinque modelli adottabili, si parla di Strategic Experiential Modules, ovvero cinque categorie di esperienze che è possibile far vivere al potenziale cliente da acquisire o al cliente da fidelizzare. Questi modelli sono:
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Sense Experience: esperienze dove vengono coinvolti i 5 sensi;
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Feel Experience: esperienze basate sui sentimenti e le emozioni;
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Think Experience: esperienze dove la mente gioca un ruolo fondamentale sotto il lato creativo e cognitivo;
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Act Experience: esperienze rivolte alle persone nel loro complesso, sia fisico che mentale;
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Relate Experience: esperienze dove si ha lo scopo di unire i singoli consumatori, cercando di creare una relazione (per esempio inserendo il cliente in un gruppo o una community, con le persone circostanti e con il contesto culturale).
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